01 dicembre 2004
Conoscere il comportamento dei searcher

Quanto vengono utilizzate le toolbars?

Oggi, le toolbar di ricerca non sono più una novità; infatti, quasi tutti i motori di ricerca e le dirctory offrono gratuitamente delle toolbar, da installare in locale sul proprio personal computer e con le quali è possibile effettuare delle ricerche in qualsiasi momento e senza dovere aprire la home page del proprio motore di ricerca preferito.

Il 49% del campione analizzato durante la ricerca dichiara di utilizzare una o più toolbar. Ai quasi 2000 partecipanti al panel infatti è stato chiesto esplicitamente quali fossero le toolbar utilizzate: al primo posto, forse sorprendentemente, troviamo la toolbar di Yahoo (con il 22%), seguita dalla Google toolbar (con il 27%) e da quella di MSN con il 17%.

Quello che ci sentiamo di affermare a seguito di analisi di utilizzo di toolbar anche in Italia è che mentre le toolbar vengono scaricate e installate volentieri, soprattutto da coloro che hanno un proprio motore di ricerca di riferimento, di fatto vengono utilizzate poco se non pochissimo. Non abbiamo a disposizione una statistica in merito ai motivi di questo scarso utilizzo ma certamente c'è da considerare il fatto che spessissimo il proprio motore di ricerca è installato sul browser come home page predefinita; inoltre, anche qualora così non fosse, è poca la fatica per aprire la pagina di un motore di ricerca; infine è da considerare il fatto che le toolbar non offrono affatto tutti i servizi che invece sono offerti normalmente sulla pagina web del motore di ricerca o della directory. Facendo un paragone un pò singolare, potremmo dire che le toolbar sono come le cyclette; quasi tutti ne hanno una in casa, ma sono pochissimi coloro che la utilizzano veramente...

Risultati paganti VS risultati non paganti

Al contrario di quanto si potrebbe pensare di primo acchito, non esiste una uniformità nel differente apprezzamento tra i risultati di ricerca 'paganti' (detti anche paid links, paid listing o sponsored links) e i risultati di ricerca non paganti, detti anche 'organici'. Per esempio, nel caso in cui la query di ricerca sia 'auto usate' viene data preferenza ai risultati organici nel 60.5% dei casi, mentre ai risultati paganti spetta il 39,5%, una percentuale decisamente molto alta e di fatto inaspettata.
Esistono anche notevoli differenze a seconda dei motori di ricerca presi in considerazione. Gli utenti di Google preferiscono decisamente i risultati di ricerca organici (72%), mentre gli utenti di MSN ritengono più rilevanti i paid listing (con il 71%). Dobbiamo però interpretare questo dato. Non è infatti detto che nel caso di Google ci si trovi di fronte a dei risultati organici migliori o che nel caso di MSN il lavoro redazionale di chi autorizza la visualizzazione di determinati siti con determinate key-word o key-phrase sia migliore. La grande percentuale di apprezzamento dei risultati in Google è certamente in buona parte dovuta al fatto che i paid listing sono esplicitamente e graficamente differenziati dai risultati organici. Possiamo infatti tranquillamente affermare che più i paid links sono 'integrati' all'interno della pagina dei risultati di ricerca, più essi sono apprezzati dagli utenti.
Sia gli uomini sia le donne preferiscono i link organici, anche se con una certa differenza (65% per i primi e 57% per le seconde).
La preferenza per i risultati di ricerca organici è presente in tutte le categorie e le classi di navigatori, ma ci sono anche in questo caso delle differenze di rilievo.

- Titolo di studio: gli studenti universitari preferiscono i link organici (65%) ai paid listing (35%), mentre per chi non frequenta o non ha frequentato l'università queste percentuali sono del 56% contro il 44%. E' bene sottolineare il fatto che in questo caso, uno dei motivi principali per cui gli studenti universitari preferiscono i link organici è rintracciabile nel fatto che le loro ricerche sono spesso di ambito no commerciale, ma intellettuale e sono composte da più di due key-word. Non vi è dubbio che per queste query i risultati di ricerca migliori sono, su qualsiasi motore di ricerca, quelli organici.

- Occupazione: i lavoratori a tempo pieno apprezzano i risultati organici nel (65%) contro il 36% del paid listing, i lavoratori part-time nel 61% contro il 39% e fra i disoccupati le percentuali sono rispettivamente del 55% contro il 45%.

- Utilizzo di Internet: i frequentatori assidui dei motori di ricerca (quattro o più ricerche al giorno) preferiscono i link organici nel 65% dei casi, gli utenti meno assidui li preferiscono solo nel 56% dei casi.

Come già abbiamo ricordato, queste analisi debbono essere tenute in seria considerazione da tutti coloro che si occupano di Search Engine Marketing. Una buona strategia di marketing deve quindi superare la semplice analisi del 'dove' e del 'come' (relativa ai motori di ricerca con i quali indicizzarsi o sui quali acquistare degli spazi sponsorizzati). L'analisi del 'per chi' è infatti altrettanto rilevante e può determinare il successo o l'insuccesso di una campagna di SEM. E' evidente infatti che chi si rivolge a donne ultrasessantenni disoccupate dovrà dedicare molte più energie e danaro per il paid listing piuttosto di chi invece pubblicizza prodotti o servizi destinati a studenti universitari.

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