04 giugno 2001
Il banner è vivo e vegeto!

E' poi di fondamentale importanza linkare il banner alla pagina specifica cui fa riferimento. Se il banner pubblicizza uno specifico servizio del sito, deve puntare alla pagina in questione e non alla home page. Molti di coloro che hanno cliccato potrebbero infatti perdersi nei meandri del sito o farsi distrarre...da altri banner!
E' anche bene ricordare che un buon banner non rimane buono tanto a lungo. Ormai è scientificamente provato che il CTR di qualsiasi banner tende a soffrire un bornout (quindi un calo) dopo le due settimane di esposizione (oppure dopo le 3-400.000 impressions, secondo dati di Infoseek). E' quindi utile sospendere per qualche tempo la campagna (almeno su quel sito) o cambiare la grafica e il messaggio del banner.

Il testo di un banner di successo!

1. Le domande. Le domande a cui non si dà risposta fanno aumentare notevolmente il CTR di un banner.

2. Il ritmo. E' sempre consigliabile badare al ritmo e alla musicalità delle parole. L'inserimento di brevi pay-off è sempre consigliabile.

3. La brevità. Evitare il proliferare di frasi, di inviti e di domande. Bisogna puntare tutto su un unico punto e impegnarsi a comunicare un'idea il più semplicemente possibile.

4. Le immagini. Quando un'immagine può sostituire una parola è sempre consigliabile utilizzarla; attira maggiormente l'attenzione e si deposita più profondamente nella memoria.

5. For free. Se il sito offre servizi gratuiti è bene rimarcarlo nel testo del banner: 'download gratis', 'strumenti gratis' e anche 'spedizione gratuita', se si tratta di un e-commerce, sono dei notevoli incentivi a cliccare il banner.

6. La giusta causa. Bisogna sempre dare un motivo immediato per cui cliccare: 'clicca qui per maggiori informazioni!', 'clicca per cominciare!' etc.

7. La credibilità. E' sconsigliabile l'utilizzo di frasi ad effetto come: 'Clicca qui o perderai milioni di dollari!!!'. L'impressione che se ne ricava, vista la pochissima credibilità della cosa, è di scarsa serietà.

8. I 'come-ons'. E' sconsigliabile l'utilizzo di quelli che gli statunitensi chiamano 'come-ons', come il famoso 'Catch the monkey and win $20!'. Sono trucchi che ormai non funzionano più e che rischiano solo di far alienare il navigatore dal sito promosso.


I banner animati

E' fondamentale ottimizzare l'animazione dei banner, onde evitare che i tempi di caricamento siano troppo lunghi. Uno dei sistemi è quello di ridurre il numero di colori utilizzati. Inoltre, è consigliabile comporre il banner di frame con zone di trasparenza che lasciano vedere il colore caricato precedentemente. In questo modo si ottiene l’effetto di animazione senza appesantire troppo il banner.

1. L'animazione di un banner deve essere sufficiente per attirare l'attenzione del navigatore ma non troppo per non irritarlo o per non interferire eccessivamente con la grafica e lo stile del sito ospitante.

2. Un'animazione costantemente in 'loop' tende a irritare i navigatori. E' consigliabile non superare i 7-10 frame e 'depositare' il messaggio principale nell'ultimo frame.

3. E' però anche conveniente proporre il messaggio principale anche nel primo frame, infatti molti navigatori potrebbero cliccare altri link prima di vedere tutta lo streaming del banner.


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