16 settembre 2005
Un 'porn marketer' è più bravo di Nielsen?

Il dialer, un ottimo sistema per i micropagamenti che non decollò mai e portò solo problemi

Uno dei più grandi problemi che hanno afflitto e ancora affliggono l'industria di Internet è quello dei micorpagamentio in generale dei pagamenti. E' difficile che un'economia cresca quando effettuare dei pagamenti risulta essere molto difficoltoso se non impossibile per alcuni. Già altre volte abbiamo accennato a questo problema. La situazione in Italia è molto arretrata, se confrontata non solo con gli U.s.a., ma anche con paesi a noi confinanti (come la Francia o la Svizzera). In Italia abbiamo una carta di credito ogni due adulti, ma la cosa più singolare è che queste carte vengono utilizzate solo nel 18% dei casi dai decisori economici di ogni famiglia. A questo si aggiunga una grande sfiducia nei confronti del Web, 'giustificata' da leggende metropolitane che raccontano di carte clonate (cosa che accade invece - realmente - ai ristoranti o ai distributori di benzina). Di fatto, pagare con carta di credito in Italia è una cosa veramente rara. Questo ostacolo potrebbe essere superato nel caso in cui si debba acquistare un prodotto che potrebbe allora essere pagato in contrassegno (un sistema alquanto arcaico ma che comunque funziona, anche se lascia nelle mani del venditore una serie di problemi tra cui una grande quantità di consegne rifiutate, per i più diversi motivi). Per quanto riguarda invece la vendita di 'servizi' la cosa è più complessa; in teoria si potrebbe operare con contrassegno anche in questo caso ma il 'loop' sarebbe veramente eccessivo, anche calcolando il fatto che spesso si tratterebbe di importi piccoli, inferiori comunque ai cinquanta euro. Il mercato per adulti (se escludiamo i sexy shop) è tutto incentrato sui servizi, in sostanza su 'prodotti' che vengono usufruiti online (tipicamente, lo scaricamento di foto e video o l'accesso a chat erotiche). Circa cinque anni fa qualcuno pensò di utilizzare dei software leggerissimi per far sì che la connessione internet dell'utente (al tempo l'adsl ancora non esisteva e tutti ci collegavamo con il modem) si modificasse per collegarsi ad un altro numero, a valore aggiunto, che permettesse l'accesso ad aree riservate dove era appunto possibile scaricare contenuti per adulti; presto i dialer vennero utilizzati per accedere anche ad altri servizi (soprattutto di entertainment, come loghi e suonerie) anche se non mancarono (e non mancano) casi in cui attraverso il dialer è anche possibile scaricare una visura camerale o catastale. Il dialer era (e rimane) senza dubbio un sistema molto intelligente, dal momento che permette di 'pagare' senza carta di credito e semplicemente utilizzando il telefono fisso. Vale però la pena di ricordare che i dialer fecero più male che bene dal momento che gli utenti difficilmente erano consapevoli di quello che stavano facendo (anche se spesso lo erano) e che gli stessi gestori dei siti per adulti si sforzavano continuamente (e ancora lo fanno) di rendere più 'facile' (e quindi anche meno consapevole) l'accesso a queste aree riservate. Questo è un caso in cui l'ingegnosità dei porn marketer non portò alcun vantaggio all'economia di Internet, ma anzi distrusse praticamente lo strumento stesso che adesso non può più essere utilizzato senza incorrere in dubbi e sospetti (legittimi, visto quanto successo in passato e quanto ancora sta accadendo con le numerazioni internazionali che non sono bloccate sulle utenze telefoniche).

Free hosting, un classico 'Do ut des'

Uno dei problemi più grandi per chi cominci un'attività internet è quello dell'hosting. Ogni sito deve essere 'ospitato' (da qui 'hosting') fisicamente da qualche parte (su qualche computer-server), inoltre deve avere a disposizione una 'banda' in uscita che permetta agli utenti di 'downloadarne' le pagine stesse. Hosting e banda sono sempre stati dei grandi problemi per i beginners del Web, ma anche per chi aveva e ha un approccio professionale. I costi attualmente si sono notevolmente abbassati rispetto alla fine degli anni'90 o all'inizio degli anni 2000, ma senza dubbio essi rappresentano uno dei capitoli di spesa più importanti per i siti di piccole e medie dimensioni (così come per i siti di grandissime dimensioni). Nel mercato dell'adult, a qualcuno venne l'idea di offrire gratuitamente hosting e banda (ovviamente con delle limitazioni) 'in cambio' dell'esposizione di banner pubblicitari (et similia). In sostanza, il 'cliente' ospitava gratuitamente il proprio sito sulle macchine di chi gli faceva esporre degli adv. Hosting e banda in cambio di pubblicità e non in cambio di denaro. Sicuramente un modo molto efficace per coinvolgere nuovi player in un mercato dove i guadagni sono difficilmente calcolabili (soprattutto in fase di start-up). Questo sistema ha subito una grossa crisi qualche anno fa, quando si passò dal CPM al CPC e uno spazio pubblicitario rendeva ogni giorno meno; per questo molti di tali 'sistemi' vennero chiusi (alcuni molto famosi in Italia, anche nel campo del non-adult) e ora - che pare il mercato si stia timidamente riprendendo - trovano spazio piano piano (sempre e soprattutto nel campo dei siti per adulti).

Ci sarebbero altre cose di cui parlare in merito al 'porn marketing', altre strategie e tattiche che vennero utilizzate, che sono utilizzate e che sono attualmente utilizzate anche da siti non per adulti: i 'free tour' (che oggi utilizzano anche i siti di marketing stessi, anche se ovviamente con una terminologia differente), i sistemi per bookmarkare i siti, per farne la propria home page di partenza etc; è utile ricordare che il porno è stato anche un dei più grandi diffusori dell'e-mail spamming, una tattica che (proficua per alcuni player, alcuni dei quali in galera ora negli U.s.a) ha decisamente distrutto le potenzialità dell'e-mail marketing e che ha avuto come effetto primario l'abbassamento dei prezzi CPM, la sfiducia da parte dei clienti e l'esplosione di sistemi di antispam che si rivelano ancora poco efficaci e fonte di perdita di messaggi importanti classificati erroneamente come 'junk mail'. Il mercato del porno in Internet ha senza dubbio portato quindi anche molto scompiglio e molti problemi (essendo fatto spesso da società fantasma delle Cayman o da prestanome con server in paesi ove le leggi sulla privacy e lo spamming non sono nemmeno mai state 'pensate').

Quello che ci premeva sottolineare - e in cui speriamo di esserci riusciti - è che spesso idee 'stravaganti' e frutto della creatività di singoli individui 'relegati' in un mercato 'osceno' (ma che abbiamo visto genera miliardi di dollari di fatturato all'anno) vengono poi assorbite e riutilizzate anche da mercati 'standard'. La breve storia che abbiamo fatto degli strumenti che il porn marketing ha utilizzato per raggiungere i propri obiettivi (fare soldi) è la dimostrazione di quanto questo mercato sia prolifico in termini di inventiva e di creatività e di come spesso le idee buone vengono da siti o società 'cattivi', proprio perché questi non debbono seguire i manuali di Nielsen o le norme del World Wide Web Consortium.

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