26 novembre 2004
I sottodomini sono meglio delle sottodirectory?

Utilità dei sottodomini nei siti multilingue

Poniamo il caso che amministriate da anni il sito www.nomedelsito.com e che decidiate di estendere l’attività de sito anche ad altre nazioni oltre a quella originaria (l’Italia). Se non utilizzate un sistema di IP country filtering, non di facilissima attuazione e comunque costoso, dovrete attivare un nome a dominio per ogni singola nazione (e lingua) di riferimento; il sito francese si chiamerà www.nomedelsito.fr, il sito tedesco www.nomedelsito.de, il sito inglese www.nomedelsito.co.uk e così via. Ma poniamo che questi nomi a dominio non siano più liberi o che non siano più liberi anche solo uno o solo alcuni di questi nomi a dominio. Che fare? La risposta è semplice: creare dei sottodomini in cui l’estensione sia posta all’inizio dell’URL. Il sito francese si chiamerà dunque http://fr.nomedelsito.com, quello tedesco si chiamerà http://de.nomedelsito.com e così via. Utilizzando semplicemente dei sottodomini, si aggira l’ostacolo rappresentato dall'impossibilità di comprare dei country domain perché già utilizzati; tenete inoltre conto del fatto che normalmente le estensioni nazionali (.fr, .de, .co.uk, .jp etc) non possono essere comprate da cittadini o società che non risiedono in quello Stato. Con i sottodomini, questo problema viene cancellato, oltre a evitare di spendere centinaia di Euro per l’acquisto dei singoli nomi a dominio esteri.

Facile a farsi, oltre che a dirsi...

Per chi non fosse già sufficientemente esperto nell'amministrazione dell'hosting del proprio nome a dominio, ricordiamo che non è affatto difficile creare dei sottodomini, anche se è leggermente più complesso che creare delle sottodirectory.
Per creare dei sottodomini bisogna intervenire sui DNS (Domain Name Service), ma normalmente i provider che forniscono il servizio di hosting o di housing mettono a disposizione dei propri clienti delle guidelines molto facili per indicare come attivare dei sottodomini; se il vostro provider è estero, ricordatevi di cercare queste indicazioni anche con il nome subdomains, oppure

vanity names
machine names
domain alias


Alcuni provider richiedono un pagamento per l'attivazione di sottodomini, ma il trend più recente è quello di fare pagare un costo di set-up fisso e una tantum o addirittura di non fare pagare affatto questo servizio che - di fatto - non comporta alcun costo aggiuntivo per il provider stesso.

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