05 novembre 2003
You've zero privacy anyway. Ma lo SPAM che cosa c'entra?

Privacy: riservatezza

Che cosa significa invece propriamente privacy? In lingua italiana, privacy si traduce ‘riservatezza’. A ben vedere però, la traduzione corretta (soprattutto per la sua declinazione in Internet) sarebbe: riservatezza dei dati personali. A corollario della nostra tesi possiamo infatti dire che: non esiste violazione della privacy se non esiste violazione dei dati personali che debbono essere considerati riservati.

Poniamo un tipico caso di spamming.

•  Il signor Rossi possiede una casella di posta elettronica. (maildelsignorossi@postaoffertagratuitamente.it)
•  La ditta Bianchi ha 'trovato' il suo indirizzo e-mail su una qualsiasi pagina web (o anche altrimenti).
•  La ditta Bianchi vende prodotti contro la calvizie e decide di pubblicizzare una lozione attraverso una e-mail indirizzata a maildelsignorossi@postaoffertagratuitamente.it.
•  Il signor Rossi torna da una dura giornata di lavoro, apre la posta e trova il messaggio della ditta Bianchi che pubblicizza la lozione anticaduta.
•  Il signor Rossi si arrabbia, poiché ritiene che la sua privacy sia stata violata; ha inoltre sentito parlare delle pene comminabili contro gli spammers, 'ossia' contro chi viola la privacy.

Che cosa non quadra in questo ragionamento? Senza dubbio il sig. Rossi ha subito un danno, (a breve vedremo bene quale), ma perché non possiamo dire che egli ha subito una violazione della privacy?

E' molto semplice: nessuno nella ditta Bianchi sa di avere spedito una e-mail al sig. Rossi. Posto che qualcuno in ditta Bianchi conosca o ricordi gli indirizzi cui vengono periodicamente inviate e-mail pubblicitarie per l'anticaduta, nessuno sa che la e-mail inviata a maildelsignorossi@postaoffertagratuitamente.it è stata letta dal sig. Rossi. Lo spamming 'selvaggio', cioè quello generato da persone fisiche o società che inviano centinaia, migliaia (fino a milioni) di e-mail pubblicitarie (solitamente si tratta di prodotti di largo interesse o consumo) non sfrutta un database 'profilato' e la dimostrazione è che il sig. Rossi riceve anche e-mail che pubblicizzano prodotti per smettere di fumare (Rossi non fuma), etilometri (il sig. Rossi è astemio), che consigliano di affidarsi a miliardari nigeriani per fare diventare ricchi (il sig. Rossi però nemmeno parla inglese) o che propongono soluzioni per la debt consoldiation negli Usa (il sig. Rossi vive nelle Marche). Infine, dimenticavo... il sig. Rossi soffre di diabete e non di calvizie.

Violare i dati personali significa conoscere e, conseguenza aggravante, diffondere dati intimi, riservati, non pubblici, senza che il soggetto interessato abbia dato il proprio consenso; e non è certo difficile intuire quello che si intende per dati personali: superficialmente, nome e cognome, età, residenza etc. Fino ad arrivare ai dati 'personalissimi' (che cioè pochi o nessuno sa o il sig. Rossi vorrebbe che si sapessero) come malattie attuali o passate, reddito percepito, tendenze sessuali e politiche, precedenti penali etc. Ma come fa la ditta Bianchi a sapere i dati personali del signor Rossi? Nello spam sopra descritto, questo è virtualmente impossibile.

Ma allora perché la legge italiana, recentemente accorpata e integrata, punisce lo spamming come 'violazione della privacy'? Vediamo alcuni punti della nuova legge.

  Pagina: 1 - 2 - 3 - 4 - 5 - 6 - 7  
SEM | e-mail | design | mobile | banner | guerilla | naming | | affiliaton | strategia | miscellanea | e-commerce | chi siamo | contatti
 
Webmarketingstrategico e' un sito di SitoVivo S.r.l. via Filadelfia 162 - Torino - 011-19705358 - fondato da Federico Riva.